7 ottobre 2020
Pianificazione successoria: a chi vanno i soldi quando muore un parente
L’obiettivo della pianificazione successoria è trasferire il patrimonio alla generazione successiva, nel modo fiscalmente più efficiente possibile.
Una corretta pianificazione permette infatti di evitare che, dopo la morte:
- sorgano incertezze sui beni spettanti a ciascun erede
- i beni possano essere congelati
- che eredi e/o terzi agiscano in maniera avventata sul patrimonio
Ma quali sono gli strumenti di pianificazione ereditaria che possono aiutarti in questo percorso? E in che modo usarli?
Pianificazione successoria: gli strumenti
Per affrontare il passaggio generazionale del portafoglio sono due gli strumenti principali a tua disposizione: il testamento e le polizze vite.
Analizziamoli nel dettaglio.
Il testamento
Abbiamo già approfondito il discorso del testamento negli articoli “Come funziona l’eredità e perché è importante la pianificazione successoria” e “Fare testamento: tutte le risposte ai tuoi dubbi sulla pianificazione successoria”.
In questo articolo vogliamo però concentrarci sulle tipologie di successione e sulle casistiche che possono presentarsi.
Caso 1: Senza testamento – coniuge vivente
Coniuge | Eredi | Quota spettante |
Coniuge vivente | Solo coniuge (no figli, genitori e fratelli) | 100% |
Coniuge+ Figlio unico (anche con genitori e fratelli) | 50% con diritto abitativo 50% | |
Coniuge+ 2 o più figli (anche con genitori e fratelli) | 33,33% con diritto abitativo 66,66% in parti uguali | |
Coniuge+ Genitori (senza figli e fratelli) | 66,66% con diritto abitativo 33,33% in parti uguali | |
Coniuge+ 1 o più fratelli (senza genitori e figli) | 66,66% con diritto abitativo 33,33% in parti uguali | |
Coniuge+ Genitori+ 1 o più fratelli (senza figli) | 66,66% con diritto abitativo 25% in parti uguali 8,33% in parti uguali |
Caso 2: Senza testamento – senza coniuge
Coniuge | Eredi | Quota spettante |
Coniuge vivente | 1 o più figli (anche con genitori e fratelli | 100% in parti uguali |
| Genitori (senza figli e fratelli) | 100% in parti uguali |
| 1 o più fratelli (senza genitori e figli) | 100% in parti uguali |
| Genitori+ 1 o più fratelli (senza figli) | 50% in parti uguali 50% in parti uguali |
| Coniuge+ 1 o più fratelli (senza genitori e figli) | 100% in parti uguali |
Caso 3: Con testamento – coniuge vivente
Coniuge | Eredi | Quota spettante | Quota disponibile |
Coniuge vivente | Solo coniuge (no figli, genitori e fratelli) | 50% con diritto abitativo | 50% |
Coniuge+ Figlio unico (anche con genitori e fratelli) | 33,33% con diritto abitativo 33,33% | 33,33% | |
Coniuge+ 2 o più figli (anche con genitori e fratelli) | 25% con diritto abitativo 50% in parti uguali | 25% | |
Coniuge+ Genitori (senza figli e fratelli) | 50% con diritto abitativo 25% in parti uguali | 25% |
Caso 4: Con testamento – senza coniuge
Coniuge | Eredi | Quota spettante | Quota disponibile |
Senza coniuge | Figlio unico (con genitori e fratelli) | 50% | 50% |
2 o + figli (con genitori e fratelli) | 66,66% in parti uguali | 33,33% | |
Genitori (senza figli o fratelli) | 33,33% in parti uguali | 66,66% | |
Senza figlie e ascendenti | Niente | 100% |
Esempi di pianificazione successoria: 2 casi pratici
I CASO: Coppia senza figli che non fa testamento
In mancanza del testamento, anche i fratelli del defunto avranno diritto ad una quota di eredità. In una successione senza testamento, quindi, il coniuge in vita dovrà dare il 33% dell’eredità ai fratelli del defunto.
In casi estremi si può anche presentare la situazione per cui il coniuge si trova a dover vendere l’immobile di proprietà per saldare il debito verso i cognati.
Come può aiutare la consulenza patrimoniale? Non essendo i fratelli eredi legittimari possono essere esclusi con testamento. Se i due coniugi avessero fatto 2 testamenti reciproci l’uno verso l’altro, ai fratelli non sarebbe andato nulla. |
II CASO: Coppia di giovani sposi senza figli e con genitori in vita
Gli sposi hanno deciso di acquistare una casa con i loro risparmi.
In questo caso la presenza o meno del testamento non modifica la situazione perché i genitori (in mancanza di figli) sono eredi legittimari e non escludibili. In caso di premorienza di uno dei due coniugi, ai genitori del de cujus spetta il 25% se vi è testamento o il 33% se non vi è testamento.
In questo esempio, il coniuge sopravvissuto dovrà liquidare ai genitori del de cujus la loro quota di diritto; se non fosse in grado di farlo si vedrebbe costretto a vedere la casa per liquidare i suoceri.
La soluzione che può proporti un consulente patrimoniale Stipulare 2 polizze sulla vita con beneficiario l’altro coniuge per un ammontare pari all’importo che spetterebbe ai suoceri in caso di morte di uno dei coniuge. In questo modo il superstite avrebbe la liquidità per pagare la quota di legittima a favore dei suoceri. |
Pianificazione successoria dei patrimoni tramite polizze vita
Le polizze vita hanno gli stessi effetti di un testamento ma presentano delle caratteristiche proprie che vale la pena approfondire:
- sono esenti dalle tasse di successione
- i beneficiari possono essere designati in polizza
- il beneficiario gode di condizioni di riservatezza
- sono impignorabili ed insequestrabili
- non necessitano di un notaio per essere sottoscritte
Per capire come funzionano le polizze vita proviamo a fare un esempio.
Una persona con patrimonio immobiliare di 2.000.000€ e mobiliare per 1.000.000€ che al momento del decesso lascia moglie e figlio.
Investo in una polizza | Non investo in una polizza |
Franchigia 1.000.000 € a erede La parte immobiliare è coperta dalla franchigia. La parte mobiliare investita in una polizza non farebbe pagare alcuna tassa di successione. | Franchigia 1.000.000 € a erede La parte immobiliare è coperta dalla franchigia. Sui 500.000 € a testa della parte mobiliare il coniuge ed il figlio si vedranno applicati in fase di successione una aliquota del 4% dell’importo (pari a 20.000€ a testa) |
Pianificazione successoria in Italia: le tasse di successione
Erede/Legatario/Donatari | Franchigia | Aliquote imposte successioni e donazioni |
Coniuge | 1.000.000€ | 4% |
Parenti in linea retta (genitori e figli) | 1.000.000€ | 4% |
Fratelli e sorelle | 100.000€ | 6% |
Parenti affini al 4° grado | Su tutto il valore donato | 6% |
Affini in linea collaterale fino al 3° grado | Su tutto il valore donato | 6% |
Altri soggetti | Su tutto il valore donato | 8% |
Gli immobili nel passaggio generazionale e nella pianificazione successoria
E gli immobili, come entrano nell’asse ereditario?
Qui il problema è che, a differenza degli investimenti che sono quotati giornalmente, gli immobili non hanno un valore certo. Allo stato attuale, quindi, non viene inserito il loro valre di mercato, ma un valore che viene calcolato in base alla seguente formula:
Rendita catastale (rivalutata del 5%) x coefficiente moltiplicatore = Valore catastale da inserire in successione
I coefficienti moltiplicatori variano a seconda della categoria catastale del fabbricato, come si vede dalla seguente tabella:
Tasse di successione sugli immobili
Sugli immobili si applica:
- imposta ipotecaria 2%
- imposta catastale 1%
con un minimo di 200€ per ciascuna imposta, che devono essere pagate prima della presentazione della domanda di successione.
AGEVOLAZIONI “PRIMA CASA”
Le imposte ipotecaria e catastale sono dovute nella misura fissa di 200 euro per ciascuna imposta, indipendentemente dal valore dell’immobile.