Andare in pensione con 20 anni di contributi: ecco cosa devi fare

Il sistema pensionistico negli ultimi anni ha visto susseguirsi numerose riforme che hanno comportato un significativo innalzamento dell’ età pensionabile. Pare sia però ad oggi possibile andare in pensione con 20 anni di contributi, cosa che con le recenti previsioni normative sembra essere una grossa utopia. Vediamo qui cosa devi fare.

La pensione rappresenta senza alcun dubbio una tappa molto significativa della propria vita sia lavorativa che personale, in quanto si va a lasciare in via definitiva il mondo del lavoro per fare il proprio ingresso nella vita da pensionato. Ovviamente le caratteristiche di questi due aspetti sono totalmente diversi per forza di cose.

Per andare in pensione, con la normativa vigente, possiamo sintetizzare e generalizzare dicendo che sono necessari circa 30 o 40 anni di contributi. Non tutti riescono a raggiungere tali numeri in quanto alcuni si affacciano tardi al mondo del lavoro. Il sistema previdenziale italiano prevede però delle uscite dal mondo del lavoro con anche 20 anni di contributi. Vediamo qui quali sono le caratteristiche.

Andare in pensione con 20 anni di contributi: ecco qui cosa sapere

In via generale possiamo dire che le previsioni pensionistiche in Italia prevedono che il lavoratore contribuente abbia negli anni accumulato circa 30 0 40 anni di lavoro. Nel momento in cui si raggiunge tale tetto allora il lavoratore può fare la propria uscita dal mondo del lavoro ed arrivare alla pensione.

Si può quindi dire che il modo più semplice epr uscire dal mondo del lavoro con 20 anni di contributi è il raggiungimento dell’età pensionabile per accedere alla pensione di vecchiaia. La normativa attualmente vigente ha fissato l’età per la pensione a 67 anni, senza distinzione tra uomini e donne.

In sostanza questa strada prevede che si abbia accesso alla pensione di vecchiaia con i contributi minimi, che sono per l’appunto 20 anni. Ciò vuole dire che un cittadine che ha lavorato nel corso della sua vita per 20 anni, anche se non in modo continuativo al raggiungimento dei 67 anni potrà accedere alla pensione con contributi minimi.

Pensione anticipata con 20 anni di contributi

Un altro modo per poter andare in pensione con 20 anni di contributi è quello di prevedere una pensione anticipata, ovvero un’ uscita anticipata dal mondo del lavoro. Ciò è possibile solo in previsione di alcune caratteristiche e con il raggiungimento di taluni criteri che sono stabiliti dalla normativa vigente.

Per accedere alla pensione anticipata è necessario avere 64 anni di età ed almeno 20 anni d contributivi. Questo è un sistema di pensione anticipata in quanto permette al lavoratore di uscire volontariamente 3 anni prima dal mondo del lavoro. Ovviamente però questa finestra vuole che il lavoratore faccia delle rinunce, ciò in quanto in Italia prima vigeva il sistema retributivo per il calcolo della pensione e poi quello contributivo.

Tale opzione di uscire dal mondo del lavoro, nonostante implichi una rinuncia in termini economici da parte del lavoratore, nel corso degli anni ha ingolosito parecchie persone. In sostanza molti lavoratori preferiscono uscire in via anticipata dal mondo del lavoro perché alcuni ritengono che l’età pensionabile attualmente fissata a 67 anni sia troppo alta-

Il calcolo della pensione

In Italia esistono due modi diversi da applicare per il calcolo della pensione. Il primo metodo, e più vecchio, è quello che è stato applicato fino al 1996 e si chiama sistema retributivo. Una norma entrata in vigore appunto nel 1996 ha modificato il calcolo del sistema pensionistico in sistema in contributivo.

I lavoratori che hanno lavorato fino al 1996 si vedono applicare, per il calcolo dell’importo della pensione, il sistema retributivo. Per gli anni di lavoro successivi al 1996 si applica invece il sistema contributivo. Con il primo sistema il calcolo dell’importo della pensione è più alto perché la percentuale veniva calcolata sull’intera retribuzione.

Ad oggi, come abbiamo su evidenziato, l’ età pensionabile è fissata a 67 anni. Tale previsione non fa distinzioni tra uomini e donne e quindi tutti i lavoratori al compimento del 67 anno di età vanno in pensione, per la cosiddetta pensione di vecchiaia. I pensionati in Italia sono milioni e il sistema previdenziale delle pensioni è gestito dall’INPS.

Le conclusioni

Possiamo quindi, in conclusione dire, che il sistema pensionistico ad oggi è una macchina complessa che prevede diversi meccanismi per uscire dal mondo del lavoro. Abbiamo visto come la pensione di vecchiaia viene raggiunta a 67 anni di età oppure con la somma di 67 tra età anagrafica ed anni di contributi.

Inoltre è possibile andare in pensione anticipata con 20 anni di contributi. Ciò può essere fatto in base all’esistenza di alcuni criteri che devo esistere e coesistere, ma è bene sapere e conoscere di questa opportunità, in quanto consiste in una uscita anticipata dal mondo del lavoro con delle conseguenze dal punto di vista economico, in previsione del sistema che viene poi applicato.

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