Mettere il bicarbonato nelle piante: pazzesco, ecco perché devi farlo

Se sei qui, vuol dire che hai appena iniziato il tuo percorso nel giardinaggio come hobby e che hai sentito parlare da diverse persone della possibilità di ricorrere al bicarbonato di sodio, un prodotto che hai già in casa sicuramente e che molto probabilmente utilizzi per pulire con grande soddisfazione ed efficacia.

Cosa succederebbe se iniziassi a usarlo anche per prenderti cura delle tue piante? Per rispondere a questa domanda, abbiamo creato la guida che puoi leggere nelle prossime righe di questo articolo, preparata proprio per aiutarti a muovere, con maggiore consapevolezza, i tuoi primi passi nel campo del giardinaggio (non importa quanto è grande lo spazio verde di cui devi prenderti cura).

Sì, hai capito bene: si tratta di un prontuario semplice, privo di termini tecnici e grazie al quale scoprirai quanto è facile, grazie a un prodotto naturale e super economico, dare una svolta alla cura delle tue piante, siano esse in un giardino, su un terrazzo o in un piccolo balcone. Pronto a scoprire i consigli che abbiamo selezionato per te?

Cosa succede se metto il bicarbonato nelle piante?

Il bicarbonato, in particolare quello di potassio, rappresenta un alleato prezioso soprattutto per chi coltiva l’orto, una scelta che molte persone fanno per aumentare la salubrità di quello che portano in tavola e per risparmiare. Prodotto che, come sicuramente saprai, viene utilizzato spesso in casa per scopi di pulizia, aiuta a proteggere le piante dell’orto dalle infestazioni da parte di batteri e di funghi.

Le infestazioni di miceti sono un problema che può essere gestito grazie al bicarbonato di sodio anche quando si ha a che fare con un’altra pianta, ossia le rose. Per utilizzarlo al meglio, spruzzalo sulle foglie, avendo cura di procedere in maniera uniforme e andando avanti per diversi giorni. Tra i segnali che devono farti capire che qualcosa non va rientra la presenza di macchie bianche sulle foglie.

Altrettanto allarmante è la presenza di macchie bianche sui germogli nella loro fase iniziale. In questo caso, per debellare l’infestazione di funghi può essere molto utile ricorrere al bicarbonato di potassio in soluzione acquosa. Torniamo a parlare del suo utilizzo in orticoltura, rammentando che si può chiamare in causa pure per i pomodori contro la peronospora, per loro fatale.

Quanto bicarbonato dare alle piante?

Dopo aver parlato del perché, vediamo ora il quanto. Quando si parla di bicarbonato nel giardinaggio e nell’orticoltura, una quantità ideale è compresa fra i 3 e i 10 grammi, che devono essere diluiti in un litro d’acqua. Questo schema di base vale per diversi tipi di coltura. Si trasferisce il tutto in un contenitore caratterizzato dalla presenza di uno spray e si procede poi a trattare la singola pianta.

Nei casi in cui, invece, si ha a che fare con terreni di grande estensione, si può fare riferimento a quantitativi variabili tra i 500 e i 1500 grammi a hl. Si tratta di un’informazione che diamo per dovere di completezza, in quanto parliamo di dosaggi che vengono presi in considerazione nelle situazioni in cui si ha a che fare con macchinari per la distribuzione.

Anche se si tratta di un prodotto naturale e non di un concime sintetico, è comunque importante non superare le dosi raccomandate. Il bicarbonato, sia esso di sodio o di potassio, può sembrare, al primo impatto, il più innocuo dei prodotti, ma se si esagera si apre la porta a rischi poco piacevoli, in primis quello di ustioni.

Il bicarbonato di sodio è sostenibile?

Se stai muovendo i tuoi primi passi nel mondo del giardinaggio come hobby, sicuramente ti starai domandando, soprattutto dopo che, negli ultimi anni, si è parlato tanto dell’importanza della tutela dell’ambiente, se l’utilizzo del bicarbonato di sodio sulle piante è o meno sostenibile (lo stesso vale per quello di potassio).

Non bisogna preoccuparsi da questo punto di vista. Il bicarbonato non è un agente inquinante per l’ambiente e, aspetto di massima importanza, risparmia gli insetti impollinatori, il cui ruolo per il mantenimento dell’ecosistema è essenziale. Non lasciando residui sulle colture, è particolarmente consigliato nei casi in cui si vuole adottare un metodo di coltivazione biologico.

Per amor di precisione, ricordiamo che, nel caso del bicarbonato di sodio sulle piante, si può avere a che fare con variazioni del pH del suolo non sempre positive, motivo per cui è sempre bene non esagerare con la quantità di rimedio utilizzata e, se possibile, ricorrere al più volte citato bicarbonato di potassio. Un’altra criticità che si può palesare con il bicarbonato di sodio è la variazione della struttura del terreno.

Il bicarbonato va bene per tutte le colture?

Abbiamo citato, nelle righe precedenti, diverse colture per le quali l’utilizzo del bicarbonato rappresenta un beneficio concreto. Naturale è quindi chiedersi se ne esistano o meno altre. In generale, il prodotto non presenta grandi limitazioni. Si può usare su praticamente tutte le colture, avendo cura, come già accennato, di non esagerare con le quantità.

In generale, i trattamenti con il bicarbonato di sodio sulle piante dovrebbero essere effettuati nelle ore più fresche della giornata. Se possibile, è il caso di evitare i giorni in cui la temperatura supera i 35°C. Il rischio, in caso, è quello del palesarsi di un poco piacevole effetto tossico per le tue amate piante.

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