Peggiori brand di olio d’oliva: scopri quali sono

Optare per l’olio d’oliva, sia comune che extra vergine d’oliva, rappresenta una scelta obbligata prima ancora dei gusti individuali, poiché è un elemento imprescindibile per innumerevoli ricette italiane, e non solo, ma anche e soprattutto un ingrediente dall’elevato valore nutrizionale, reputato ottimo per il nostro corpo dal punto di vista salutare.

Esistono sempre più marchi e ovviamente non tutti sono noti come le aziende famose, e il notevole incremento del costo medio dell’olio d’oliva ha spinto i consumatori, in modo comprensibile, a volte, a volgere le proprie attenzioni proprio in relazione al contesto dei prodotti dai prezzi più contenuti, anche se ciò può implicare una qualità inferiore.

Come individuare le peggiori marche di olio d’oliva sul mercato? E perché è arduo rinunciare a questa serie di prodotti legati alla gastronomia mediterranea? Cerchiamo di capire alcuni piccoli / grandi segreti dell’olio d’oliva, in modo da minimizzare le nostre possibilità di sbagliare concretamente parlando, in un ambito molto ricco di prodotti.

Le qualità

L’olio d’oliva è uno dei migliori in assoluto per la preparazione di cibi ma che viene spesso preferito anche come condimento “a crudo” in svariate pietanze, dalle insalate fino alla pizza. Le qualità delle olive e quindi dell’olio sono eccellenti, rappresenta infatti una valida fonte di sali minerali e polifenoli, elementi che integrano la funzione di vitamine e altri nutrienti.

Inoltre l’estratto di olive si rivela essere un valido strumento per agevolare la digestione e non contenendo colesterolo, è anche facilmente digeribile e “favorevole” per diverse funzioni, da quella circolatoria fino a quella, come detto, digestiva. Inoltre ha un apporto calorico moderato ed una elevata digeribilità, di gran lunga superiore rispetto a quasi tutti gli altri oli vegetali.

L’olio di oliva è anche ottimo per la cottura in particolare adatta anche per quelle molto “intense” come ad esempio la frittura, in quanto ha una notevole resistenza e non si “altera” facilmente. Possiede infatti un “punto di fumo” decisamente alto, elemento che è molto importante per assicurare delle fritture perlomeno poco dannose per la salute.

Perché è caro?

Perché l’olio di oliva è caro, e perché il costo è aumentato in modo significativo in relativamente pochi anni? Generalmente il prezzo è elevato perché la coltivazione e la lavorazione che coinvolge la singola oliva, che deve essere attentamente selezionata, sottoposta ad un processo di denocciolatura e spremitura oltre che raffinazione supplementare.

Anche l’imbottigliamento è qualcosa di estremamente delicato che per garantire risultati ottimali è possibile solo in determinate condizioni ambientali e logistiche. L’olio d’oliva e la variante EVO ha anche una conservabilità più breve rispetto ad altri oli, questo porta anche l’imbottigliamento ad essere più specifico e più costoso, naturalmente parlando.

Il costo è aumentato per diversi fattori: una domanda sempre più alta e difficile da soddisfare, mutamenti climatici, difficoltà di coltivazione, oltre a regolamentazioni più severe per un prodotto che viene regolarmente contraffatto anche in Italia. Per questo motivo è utile imparare a capire cosa si acquista per farlo in modo effettivamente oculato.

Cosa verificare

Importante verificare prima di tutto l’etichetta, che deve contenere quante più informazioni possibile in merito alla zona del raccolto ma anche dove le olive sono effettivamente sottoposte e “lavorate” in olio. Possono aiutare ed essere simboli di qualità denominazioni specifiche come DOP e IGP anche se non sono essenziali per stabilire la qualità finale.

Importante è invece osservare la consistenza ed il colore, non deve essere mai troppo limpido, tendente al verde – giallo con alcune sfumature simili, ma non deve mai presentare colorazioni tendenti al marrone. In particolare l’olio EVO deve avere un basso livello di acidità possibilmente sotto lo 0,8 % e dovrebbe avere un profumo chiaramente fruttato.

Attenzione al prezzo: non necessariamente un olio da supermercato è di scarsa qualità, naturalmente nel caso di costi troppo bassi è bene domandarsi: generalmente un Olio di oliva di buona qualità non può costare meno di 5 euro al litro, uno EVO difficilmente è “valido” al di sotto di almeno 8 euro al litro, considerati i prezzi attuali che sono in aumento, come detto.

Valutazioni conclusive

In linea generale l’etichetta è fondamentale: per legge devono essere presenti numerose informazioni, e tutte devono apparire accessibili (possiamo fare una ricerca molto rapida sul web in tal senso). Importante ricordare che gli oli d’oliva danno il meglio in termini di sapore e profumo se consumati entro il termine di consumazione consigliato pari a circa 12 oppure 18 mesi nel caso dell’olio EVO.

Come detto non necessariamente un olio da supermercato deve essere per forza “meno valido” e meno puro, per questo è importante informarsi anche in modo non eccelso e magari imparare a riconoscere anche visivamente e con l’olfatto un prodotto che possiede un rapporto qualità prezzo sensibilmente elevato e quindi adatto all’uso.

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