Sta per arrivare la bella stagione e di sicuro sulle nostre tavole o meglio, nelle nostre insalatone, non potrà mancare l’avocado. Amatissimo da tutti, soprattutto dai vip, questo alimento è davvero gradito perché è gustoso e, in più, fa anche tanto bene. Ci apporta infatti tanti benefici ma ha anche delle controindicazioni.
Contiene infatti vitamina B, C, E e K, potassio e sostanze antiossidanti e antibatteriche. Inoltre, stupisce il fatto che contenga acidi grassi mono-insaturi Omega 9 come quelli presenti nell’olio extravergine d’oliva. Un problema di questo alimento? È molto calorico dato che per 100 g le Kcal sono circa 160. Ha una consistenza compatta, un gusto dolciastro e quindi è apprezzato anche da chi è un po’ restio a provare sapori diversi dai tradizionali.
Si può utilizzare per realizzare tantissime ricette come il guacamole, per fare delle creme per accompagnare tacos e patatine o per farcire i burritos. A volte, quando mangi l’avocado, il suo sapore non ti convince: infatti in commercio, per esempio dal fruttivendolo, dovresti usare alcuni trucchi per scegliere il migliore, quello che sia maturo al punto giusto.
Come scegliere l’avocado di qualità: fattori da considerare
Sei al supermercato o dal fruttivendolo di fiducia e devi acquistare l’avocado (o gli avocadi). Ovviamente fra i tanti nella cesta, devi prendere quello maturo al punto giusto, il cui sapore e la cui consistenza saranno migliori. Gli esperti danno alcuni suggerimenti per prendere l’avocado di qualità fra i tanti presenti, senza sbagliare.
Ci sono dei metodi semplici da usare anche al supermercato, senza che nessuno ti guardi male o ti ammonisca. Per prima cosa prendi l’avocado e scuotilo: se il suo nocciolo si muove leggermente, allora il livello di maturazione è perfetto. Per accorgersi del movimento, occorrerà tenere l’avocado vicino l’orecchio e se il nocciolo batte contro la polpa, non c’è dubbio che sia l’avocado da acquistare.
Anche il picciolo può indicarci se l’avocado è maturo: se si stacca facilmente, il frutto è pronto per il consumo. Se invece per caso il picciolo non dovesse esserci, occorrerà osservare il colore della pelle sotto: se è marrone, è maturo. Se invece l’avocado presenta delle macchie scure sulla buccia, vuol dire che è fin troppo maturo e va consumato in fretta.
Come mangiare l’avocado: il trucco
Una volta acquistato l’avocado perfetto, si può procedere al suo consumo. In genere l’avocado si mangia crudo perché cotto diventa facilmente amaro. Si usa solo la polpa che si ricava tagliandolo per il lungo, a metà. Si può incidere con un coltello il seme (che è durissimo) e poi ruotare le due parti dell’avocado (come si fa con le pesche), fino a che non si separano.
Il nocciolo va eliminato usando un cucchiaino e poi con un cucchiaio si può procedere a svuotare la polpa dal guscio (se si vuole frullare), oppure tagliarlo a metà e poi a spicchi per mangiarlo a pezzi. Questo frutto si potrà aggiungere a tante preparazioni, per esempio nelle insalate, oppure nei toast con l’uovo (che è la combinazione più buona).
Molti vegani lo usano in alternativa al burro proprio per la sua consistenza scioglievole e lo aggiungono come ingrediente in torte, biscotti, mousse e dolci vari. Ideale anche da aggiungere in bevande energetiche come smoothie e frullati, dato che con il suo sapore neutro non sovrasterà nessun altro ingrediente. Insomma, che si tratti della colazione, del pranzo o della cena, è sempre l’occasione giusta per mangiare l’avocado.
Come conservare l’avocado evitando che vada a male
Può capitare che avanzi dell’avocado o che magari ne abbiamo mangiato solo una parte. Ovviamente l’altra non andrà buttata via ma si potrà conservare. Sicuramente il frigorifero è il posto più indicato per conservare l’avocado per 2-3 giorni (se è già maturo), oppure per 4 giorni se è acerbo. L’importante è inserirlo nella pellicola trasparente.
Un trucco per farlo conservare meglio e più a lungo consiste nello spalmare le metà dell’avocado con dell’olio d’oliva e poi metterlo in frigorifero. Questo perché l’olio è un sigillante naturale e dunque proteggerà la polpa da possibili contaminazioni. Inoltre, farà in modo che l’avocado maturi più lentamente e quindi che duri di più.
Non tutti lo sanno ma l’avocado si può anche congelare. Anche in questo caso viene in nostro aiuto la pellicola trasparente (o in alternativa si possono usare i sacchetti per la congelazione). Addirittura, conservato in questo modo, il nostro avocado durerà per qualche mese. Se invece si tratta di un avocado ancora acerbo, si può conservare in un sacchetto di carta, a temperatura ambiente, e qui continuerà la sua maturazione.
Conclusioni sull’avocado: un frutto gustoso e benefico
Non c’è dubbio che l’avocado sia un alimento da inserire nella nostra dieta perché è un mix di gusto e benessere. Infatti per via dei nutrienti e delle sostanze che contiene, questo frutto ci fa davvero bene: rallenta l’invecchiamento cellulare, rende la nostra pelle più bella dato che stimola la produzione di collagene, agisce come antinfiammatorio e per via della presenza dei carotenoidi, previene i tumori
Ma non finisce qui perché per le sue proprietà antibatteriche, antisettiche e antinfiammatorie, l’avocado riesce a contrastare l’alito cattivo dovuto ai problemi digestivi. Fa anche bene agli occhi perché contiene lueteina e zeaxantina. Inoltre, il suo consumo riduce il colesterolo nel sangue e stabilizza la glicemia. La buona notizia è che, anche mangiare un solo avocado al pasto, ci farà sentire più sazi e questo ovviamente ci eviterà di mangiare altro e quindi di ingrassare!